Sfida dell'applicazione
"I servoazionamenti di ADVANCED Motion Controls possono funzionare a pressioni pari a 6000 metri sotto il mare?"
Il nostro team di supporto applicativo ha ricevuto questa richiesta da un partner di fiducia e abbiamo dovuto prendere una visione realistica della portata del progetto.
Le incognite del progetto
In primo luogo, non abbiamo mai progettato e testato un servoazionamento a questi livelli prima d'ora.
In secondo luogo, come lo avremmo testato? Non avevamo modo di testarlo a quelle pressioni.
In terzo luogo, dovevamo capire i vantaggi e gli svantaggi se l'unità stessa dovesse sperimentare la pressione rispetto a quella che si trova in un contenitore sigillato.
Test e convalida
La nostra azienda partner ha deciso di testare l'unità alla pressione di 6000 metri sotto il livello del mare.
Abbiamo determinato che un contenitore a prova di pressione non era realistico. Il contenitore a prova di pressione era un ostacolo di per sé a causa dell'alta pressione. Abbiamo stabilito che avremmo passato più tempo a progettare un contenitore che probabilmente non avrebbe resistito alle pressioni presenti a 6000 metri sotto il mare.
Si è presentata una soluzione più diretta. Abbiamo deciso di immergere l'elettronica in un bagno d'olio (con olio non conduttore). Questo ha permesso al contenitore di equalizzare la pressione tra l'interno e l'esterno, mantenendo l'elettronica al sicuro dal contatto con l'acqua salata.
Risultati
Il primo test ha dimostrato che la nostra teoria era corretta; il modello standard di servoazionamento non è riuscito a sopravvivere all'alta pressione.
Dopo l'analisi abbiamo determinato che alcune parti si erano guastate e abbiamo trovato delle sostituzioni adatte. Per esempio, l'alloggiamento di un condensatore elettrolitico si è schiacciato sotto l'intensa pressione. Di conseguenza siamo stati in grado di sostituirlo con un diverso tipo di condensatore in grado di sopportare più pressione.
Dopo alcuni giri di test, abbiamo fatto delle piccole modifiche alla nostra unità che hanno permesso al prodotto di lavorare alle profondità richieste.
Soluzione personalizzata
Una volta stabilito che potevamo operare alle profondità richieste, abbiamo progettato una soluzione personalizzata per i nostri servoazionamenti per operare a pressioni pari a 6000m sotto il mare.
In primo luogo, abbiamo incorporato un modulo magnetico rotante per sostituire i tradizionali sensori Hall e il feedback dell'encoder.
In secondo luogo, abbiamo configurato i controlli per far funzionare l'azionamento in modalità velocità con il controllore host che chiude l'anello di posizione.
In terzo luogo, abbiamo impostato RS-232 come comunicazione principale tra l'unità e l'host.
E l'ultimo elemento di design personalizzato che abbiamo incorporato è stato quello di ridurre l'ingombro del montaggio per adattarlo all'involucro del motore.